Tutti, o quasi, conoscono la celiachia, ossia l’intolleranza al glutine. E le persone che ne sono interessate possono usufruire di una disponibilità, sul mercato, di prodotti senza glutine. Prodotti che ricoprono ormai ogni settore alimentare. Non tutti sanno però che, a quanto sembra, la celiachia interessa più donne che uomini.

Ad affermarlo uno studio. Pare proprio che le donne siano più interessate all’intolleranza al glutine. Risulta dalla relazione, risultante da un apposito studio, e che è stata consegnata al Parlamento.

Le diagnosi di celiachia avevano già subito un aumento fra il 2012 e il 2017, e si attestano ora su una media di 10.000 l’anno. In totale, i casi di celiachia sono, nel nostro Paese, lo 0,34% della popolazione. Vi è poi la popolazione geneticamente predisposta, pari a circa, in base alle stime, 400.000 casi.

 

Le donne le più colpite?

Per come già anticipato, il dato risulta dallo studio, anche se, per ora, si tratta solamente di uno studio statistico. Già alla fine del 2017 è risultato, fra la popolazione colpita da celiachia, che quasi i due terzi fossero donne. Parliamo di cifre, per la precisione, pari a 145.759 donne colpite a fronte di 60.802 uomini.

La relazione annuale era stata, già in quell’occasione, consegnata al Parlamento da parte del Ministero della Salute. E, per come illustrato in essa, vi sarebbero già delle ipotesi a livello scientifico (non ancora, quindi, delle teorie). Per come ipotizzato, tutto partirebbe da una maggiore velocità e prontezza in termini di risposta immunitaria delle donne.

Da tale maggiore efficienza si deduce una maggiore sensibilità agli agenti infettivi, corrisposta al ruolo del sistema immunitario femminile nel contrasto alle infezioni post-parto. Fin qui si parla di un dato accertato. E infatti si spiega così la maggiore mortalità infantile tra i maschi causata da infezioni del sistema immunitario. Un’efficienza che, comunque, almeno per un aspetto si ritorce contro.

Un sistema immunitario molto reattivo, e più “aggressivo”, certamente protegge di più, ma va più facilmente incontro, secondo gli esperti, a delle regolazioni sbagliate. L’eccessiva attivazione, protratta nel tempo, darebbe poi luogo alle malattie autoimmuni (in generale, e non solo la celiachia, dunque).

Ogni cellula femminile possiede due cromosomi X, e in ognuno dei detti cromosomi si trovano i tratti del codice genetico che regolano il sistema immunitario. Con i linfociti, elementi fondamentali del sistema immunitario, sono più numerosi. Ogni uomo ha invece un cromosoma X e uno Y, da ciò ne consegue una più elevata immunodeficienza, ma anche una minore propensione alle malattie autoimmuni.

Fonte: www.newssalute.it