La Regione Sicilia, per l’anno 2016, ha destinato ben 800 mila euro a quei soggetti che erogano e somministrano pasti nelle mense di strutture scolastiche e ospedaliere e nelle strutture pubbliche regionali e che riguarda le norme per la protezione dei soggetti affetti da celiachia.

La pubblicazione del bando è del 15 aprile scorso ed è avvenuta in attuazione dell’articolo 4, comma 3, della legge 123 del 4 luglio 2005, che riguarda appunto la somministrazione di pasti ai soggetti che sono affetti da celiachia e che usufruiscono delle mense pubbliche. Ci sono 60 giorni ti tempo per presentare le domande, mentre l’Associazione Italiana Celiachia – Sicilia, attraverso il proprio presidente regionale, Giuseppina Costa, fa sapere che Aic ha seguito e continua a seguire con estrema attenzione e da vicino tutto l’iter del bando.

img“In particolare – commenta il presidente Costa – il bando garantisce la possibilità di modifiche strutturali nelle linee di produzione dei pasti forniti che non potrebbe invece essere garantita da una differenza di costo del pasto stesso”.

Un obbiettivo concreto e diretto: facilitare l’accesso delle persone affette da celiachia nelle mense delle strutture scolastiche e ospedaliere e mense pubbliche o convenzionate. Il tetto massimo di finanziamento per ciascun progetto è di 10.000 IVA inclusa.

Il bando è stato emanato con riferimento all’Intesa Stato Regioni del 30 luglio 2015 ed in esso si specificano le attività ammesse nel finanziamento, tra cui i costi sostenuti per l’acquisto delle attrezzature dedicate alla preparazione dei pasti senza glutine (lavello; piano di lavoro; piano cottura; forno; friggitrice; frigorifero; confezionatrice; armadietti per la conservazione dei prodotti e delle piccole attrezzature; armadietti per il cambio d’abiti; piccole attrezzature  come posateria, pentole, contenitori idonei, taglieri, mestoli, ecc.), sempre riconducibili all’attività di cui al presente bando spese per l’accensione della polizza assicurativa o fideiussione bancaria a copertura dell’anticipazione in caso di soggetto beneficiario privato che gestisce mense pubbliche. Non sono ammessi a finanziamento, invece, interventi e miglioramenti strutturali, contratti di affitto, noleggio o leasing.

Tutte le attrezzature dovranno essere conformi a quanto previsto dalla normativa vigente.

La ripartizione delle risorse ai soggetti ammessi a finanziamento, infine, avverrà secondo un preciso ordine di priorità ovvero:

  1. mense di scuole pubbliche di ogni ordine e grado;
  2. mense ospedaliere di strutture pubbliche;
  3. mense all’interno di strutture socio-assistenziali e socio-sanitarie pubbliche;
  4. mense interne o in appalto ad amministrazioni, enti o istituti pubblici (mense universitarie, mense circondariali, ecc.);
  5. mense all’interno delle strutture socio-assistenziali e sociosanitarie convenzionate;
  6. mense ospedaliere di strutture accreditate con il SSR;
  7. mense di scuole parificate di ogni ordine e grado.

 

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