Come sceglierle e come usarle nelle nostre ricette…

Siamo intolleranti al lattosio e dobbiamo eliminare il latte, oppure semplicemente abbiamo scelto di toglierlo dalla nostra alimentazione quotidiana.  Ma come sostituire questa bevanda e soprattutto come poter realizzare ancora le nostre ricette senza questo immancabile ingrediente?

Ci vengono in aiuto le bevande vegetali, oggi sempre più diffuse non solo nei negozi bio, ma in tutti i supermercati.

Dal più tradizionale ed economico latte di soia, a quello di riso e miglio, di avena e sorgo, di mandorla, nocciola e cocco. Solo per fermarci a quelli senza glutine.

Per me sono stati una piacevolissima e utilissima scoperta.

Ognuno con un sapore diverso, ognuno con un diverso profilo nutrizionale. Ma tutti senza lattosio, facilmente digeribili e ricchi di nutrimento. Da portare in tavola in tanti modi, da alternare in base alle esigenze e alle voglie!

Tutto sta nello scegliere il prodotto giusto! La prima cosa da fare quando si desidera comprare una bevanda vegetale è leggere con attenzione l’etichetta. Non sempre, infatti, latte vegetale è sinonimo di salute e possono essere presenti addensanti, emulsionanti, aromi artificiali, olii saturi come l’olio di palma, oltre che dolcificanti aggiunti.

Cosa dovrebbe contenere quindi un buon latte vegetale?

Gli unici ingredienti che dovremmo trovare sono un quantitativo variabile di cereale o frutta secca, almeno del 12% nel caso ad esempio del latte di riso, o del 2% del latte di mandorla, acqua, un pizzico di sale e l’aggiunta di un olio bio spremuto a freddo, di solito olio di girasole, con proprietà antiossidanti.

Io di solito non scelgo mai i prodotti addizionati con vitamine e minerali, e, se proprio devo integrare il calcio o la vitamina D, preferisco farlo attingendo dalla natura e non da vitamine aggiunte e spesso di provenienza non specificata.

Il latte di riso non manca mai nella mia dispensa. Dal sapore delicato si presta davvero a tutto. Dalla colazione, alle ricette dolci quanto a quelle salate come una besciamella o una maionese. Meno proteico rispetto a quello di soia e dal maggior indice glicemico, è però povero di grassi e facilmente digeribile.

Il latte di soia è certamente il più diffuso, quello arrivato prima sui banchi del supermercato, ricco di proteine e di isoflavoni, è il più completo. Può però scatenare allergie nei soggetti predisposti. Contiene inoltre molti galattani, carboidrati non assorbibili dall’intestino e che possono provocare meteorismo e flatulenza.

Molto diffuso è anche il latte di avena, di cui però è opportuno accertarsi che sia senza glutine. Ricco di fibre e di betaglucani, sostanze che aiutano nella riduzione del colesterolo, ha un sapore delicato che si presta davvero a tutti gli usi.

I miei preferiti, però, sono le bevande di miglio e di sorgo. Entrambe dal sapore molto dolce, sono ideali per aggiungere naturale dolcezza a biscotti e torte, oltre che per golose creme al cucchiaio. Il latte di miglio è particolarmente ricostituente grazie alla ricchezza di fibre, proteine, vitamine e minerali come il silicio benefico per pelle e capelli.

Più grassi e calorici, invece, da consumare quindi con moderazione, sono i latti ottenuti dalla frutta secca, come quelli di mandorla e nocciola. Golosissimi, perfetti per creme, budini e frullati energici, sono ricchi di proteine, di minerali ed antiossidanti.

A differenza degli altri tipi di latte vegetale, che possono essere utilizzati anche per la prima colazione al posto di quello vaccino, il latte di cocco è da usare soprattutto nelle preparazioni culinarie, soprattutto quelle dolci, per dare consistenza agli impasti. La sua componente lipidica lo rende particolarmente calorico; è però ricco di fosforo e potassio.

Il mio consiglio?

Assaggiare, provare, abbinare, sperimentare e… variare, con gusto!

 

Autore: dott.ssa Isabella Vendrame – Psicologa Personal Food Coach

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