Alimentazione senza glutine e prevenzione al femminile tema dell’incontro di ieri organizzato dal Ministero della Salute e Associazione Italiana Celiachia al Padiglione Italia

0007384559Q-849x565La celiachia è una malattia “al femminile”. Sono le donne, infatti, ad ammalarsi più frequentemente: soffrono di anemia, hanno avuto qualche problema a diventare mamme, sono giovani ma hanno già qualche segno di osteoporosi o sono entrate in menopausa troppo presto. E sono celiache: spesso dietro questi disturbi al femminile infatti c’è proprio un’intolleranza al glutine non riconosciuta e, stando alle stime riportate nell’ultima Relazione al Parlamento sulla Celiachia del Ministero della Salute, a fronte di circa 115mila pazienti diagnosticate, sono ancora oltre 280mila le italiane celiache senza saperlo.

Il dato è coerente con i riscontri epidemiologici provenienti da altre regioni del mondo. Inoltre la celiachia non trattata aumenta il rischio di alcune complicanze specifiche per le donne, quali i disturbi della fertilità (amenorrea, menarca tardivo, menopausa precoce, dismenorrea, endometriosi) e della gravidanza (poliabortività, ritardo di crescita intra-uterino, prematurità). Infine, le donne celiache che non seguono una dieta senza glutine risentono maggiormente di alcune condizioni cui sono più esposte fisiologicamente, quali anemia da carenza di ferro e acido folico ed osteoporosi.

La prevenzione di queste condizioni cliniche associate alla celiachia passa necessariamente attraverso una diagnosi precoce ed accurata. Due contesti necessitano poi di un’opportuna informazione alla donna affetta da celiachia affinché possa prendere le giuste decisioni in merito: la donazione di cordone ombelicale e la prima introduzione di glutine durante il divezzamento dei figli a rischio genetico di celiachia.

Di questi aspetti si è parlato il 10 giugno al Padiglione Italia di Expo 2015, nell’ambito degli incontri organizzati dal Ministero della Salute a Spazio Donna. Relatore il dottor Marco Silano, coordinatore del Board Scientifico Aic e membro dell’Istituto Superiore di Sanità, che ha parlato del progetto Donna e Celiachia con cui Aic intende stimolare un nuovo approccio alla diagnosi e aiutare le donne a riconoscere la celiachia.

AIC ha realizzato una Guida semplice e divulgativa che puoi scaricare qui: scarica la Guida Donna&Celiachia

 

Fonte: www.vita.it