Il 27 giugno in sede un incontro con i medici Valle e Berruti

ASTI
Hanno messo in moto una locomotiva con l’intenzione di non arrestarla più. Anzi, a ogni occasione le imprimono nuova velocità, per farla correre più rapidamente, in modo da non perdere il contatto con la realtà ed essere utili a chi ha bisogno.

Sono i volontari della sezione astigiana dell’Associazione italiana celiachia, Aic, nata all’inizio di quest’anno, ma che, grazie al loro impegno, ha al suo attivo una gran mole di lavoro e ha già messo a punto un calendario ricco di iniziative. La onlus ha lo scopo di far conoscere i problemi derivanti dall’intolleranza alimentare al glutine, la quale, in Asti e provincia, crea problemi, non solo alla salute fisica, a oltre 800 persone. Ma è anche quello di fornire l’assistenza al celiaco sulla corretta alimentazione e gestire, all’interno della famiglia, la diagnosticata intolleranza al glutine. «La celiachia è cugina prima del diabete – spiegano Manuela Soldan, referente di Asti, e la volontaria Aurora Licata – Ma può causare ogni genere di malattia».

Inoltre c’è l’aspetto umano e sociale che non va sottovalutato. Soldan e Licata parlano del rischio di emarginazione e fanno capire che tale rischio si verifica nelle mense scolastiche, pizzerie, ristoranti e quant’altro. Pochissime di queste strutture, in Italia, sono attrezzate per offrire il servizio a chi è alle prese con questo problema: alla fine, l’intollerante al glutine è una persona alla quale non è possibile entrare nella stragrande maggioranza dei luoghi di ristoro; è costretta a mangiare da sola o in compagnia di chi ha lo stesso problema, vedendosi preclusa ogni possibilità di socializzare, in uno dei momenti importanti della vita di relazione come la condivisione del pasto.

A questo proposito, i volontari di Aic Asti, si sono assegnati un compito: contattare le strutture in qualche modo legate al cibo, per informare e spiegare che non è difficile risolvere i problemi legati alla celiachia: bastano semplici regole e adeguate attrezzature. «Stiamo contattando i titolari di pizzerie e ristoranti; negozi di alimentari e bar; abbiamo rapporti con le scuole».

Per dimostrare che le parole sono sempre accompagnate dai fatti, Manuela Soldan elenca alcune delle iniziative svolte durante i sei mesi di vita della loro associazione. Ecco i quattro corsi di cucina sostenibile ai celiaci, ai quali hanno partecipato 90 persone (ristoratori compresi), organizzati con l’Asl; «merende a cavallo», organizzate con Anna Cortese della Cool TourAsti; la folta partecipazione alla StraAsti con l’aiuto dell’associazione Nasi Rossi; servizio di consulenza socio sanitaria con dietista e psicologo.

Il 27 giugno, la sede di via del Lavoro 118 sarà aperta dalle 20,45 per un incontro con i dottori Valle e Berruti. È prevista la partecipazione, con punti informativi, alle Sagre e alla gara podistica settembrina che si svolgerà a Castelnuovo Don Bosco. Da fine estate, nella sede di Aic Asti Onlus, ogni primo venerdì del mese riprenderanno gli incontri tra gli associati.

Contatti: fulvio.luberto@gmail.commanuela@trasma.it; 335/598.98.68e 335/727.77.29.