Perché le birre senza glutine non hanno lo stesso sapore delle normali birre e a volte risultano mediamente accettabili se paragonate a queste? La risposta è negli ingredienti. Scopriamo quelli che caratterizzano una birra ‘comune’ da quella gluten free.

Ingredienti della birra tradizionale

La birra tradizionale contiene:

  • Acqua
  • Malto d’orzo (a volte accompagnato con cereali come il mais)
  • Lievito
  • Luppolo

Tra questi, è proprio l’orzo ad essere l’ingrediente principe, quello che maggiormente dona il classico sapore alla birra. Proprio l’ingrediente vietato ai celiaci…

Ecco come viene prodotta la birra: l’orzo viene innanzitutto maltato e poi miscelato e cotto nell’acqua. I semi d’orzo vengono quindi fatti germogliare ed essiccare (o tostare) così da provocare le trasformazioni enzimatiche che donano alla birra le sue caratteristiche organolettiche.

Birra senza glutine: ingredienti e soluzioni

La birra classica contiene una quantità di glutine superiore al limite sopportato dagli intolleranti e dagli allergici (20 mg/litro). Come risolvere il problema? Attualmente vi sono 2 soluzioni:

  1. Produrre birra con cereali non contenenti glutine (gluten free!) derivanti dal malto di masi, di sorgo, di riso ecc.
  2. Utilizzare il normale malto d’orzo, ma lavorato secondo una modalità tale da produrre una birra con un quantitativo di glutine talmente basso da essere tollerato anche dai celiaci (solitamente inferiore alle 6 parti per milione)

I risultati

  1. Nel primo caso, visto che alla base cambia l’ingrediente principe della birra tradizionale, potrebbe derivare un gusto un po’ diverso per gusto e corposità. A volte inoltre, le birre gluten free contengono un’eccessiva quantità di luppolo che se da una parte dona un sapore ben definito, dall’altro può rendere il prodotto troppo amaro. Dato il complesso processo di lavorazione dei cereali, questa tipologia di birra viene prodotta esclusivamente da grandi aziende
  2. Nel secondo caso invece, il gusto apparirà più leggero e simile a quello della birra tradizionale, grazie al minimo quantitativo di glutine.

Le birre senza glutine presenti sul mercato

Dal momento che solo in Italia le persone affette da celiachia sono ormai 600mila e ogni anno il dato continua a crescere del 10%, le aziende birraie hanno dovuto per forza di cosa affrontare il problema.

Ecco le birre gluten free presenti sul mercato:

  • Estrella Damm: marchio spagnolo che ha ricavato la Daura dall’orzo, riducendo il glutine a 6 ppm
  • St.Peters: marchio inglese che utilizza un malto a base di sorgo
  • Green’s: marchio inglese con sede in Belgio, resta la birra senza gutine più amata dai celiaci in Italia. La birra, contenente malto d’orzo, è disponibile in 5 versioni: 3 rifermentate (Blonde Ale, Brown Ale e Dark Ale) e due no (Premium Pils e Premium Golden Ale).
  • Glutenberg: marchio canadese che ha trionfato alla World Beer Cup nel 2012
  • Peroni gluten free: con un contenuto di glutine inferiore ai 10 ppm
  • Lol: nuovissima birra italiana prodotta in Fiuli con malto d’orzo
  • Lager Gluten Free di Tennent’s 1885: prodotta nello storico birrificio Wellpark Brewery di Glasgow, ha vinto la Medaglia d’Oro al World Beer Championships 2014 di Chicago
  • Lammsbräu Glutenfrei: prodotta Norimberga con acqua minerale, luppolo naturale e malto d’orzo, grazie al procedimento utilizzato si ottiene una bevanda alcolica deglutinizzata.

Birra senza glutine per celiaci: la normativa in Italia

La normativa in Italia sulla birra gluten free è disciplinata dal Regolamento 41/2009. Per “birra senza glutine per celiaci” si intende una bevanda alcolica a base di malto prodotta con cereali diversi dall’orzo e dal frumento.

La legge inoltre distingue le birre in:

  • Quelle contenenti una percentuale di glutine molto basso, con un valore tra i 21 ed i 100 ppm
  • Quelle evidenziate con etichetta “senza glutine” con un valore inferiore ai 20 ppm, specificamente rivolte a celiaci.

Il regolamento sulla birra senza glutine prevede il rispetto di specifiche norme igieniche durante la fase di produzione, e impone l’obbligo di rispettare le norme di sicurezza per evitare qualunque forma di contaminazione con prodotti contenenti glutine.

Il consumo individuale della birra senza glutine: precauzioni

Il fatto che la birra abbia meno di 20ppm non significa che non occorrano precauzioni nel suo consumo. Chi è affetto da celiachia deve infatti comunque moderarne il consumo, perché l’eccessiva assunzione potrebbe superare il livello di guardia, che viene espresso in mg. Una birretta ogni tanto è salutare, abusarne un po’ meno 😉

Birra senza glutine: tutela

Per tutelare i celiaci in Italia, l’AIC (Associazione Italiana Celiachia) controlla meticolosamente ogni fase di produzione e trasformazione del prodotto. Qualora la birra risultasse idonea per gli intolleranti al glutine, potrà essere inserita nella guida dell’associazione e ottenere l’etichetta della spiga barrata, un simbolo decisamente noto a chi è affetto da celiachia.

 

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