Tre donne: un chirurgo, una scrittrice e una psicologa. Carolina Ciacci, ordinario di Gastroenterologia dell’Università degli Studi di Salerno, Tiziana Beato, autrice e produttrice teatrale e Monica Siniscalchi, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale.

Sono le tre professioniste che, «in un giorno ventoso, di qualche tempo fa, sedute al tavolino di un Caffè» come ricorda Tiziana hanno immaginato di poter raccontare in un modo innovativo e a tratti ironico, i drammi, le ripercussioni fisiche e psicologiche dell’insofferenza alimentare più diffusa al mondo, dopo quella al lattosio: la celiachia. Lo hanno fatto con un romanzo breve, apparso negli Stati Uniti, edito dalla Publisher, con il titolo «Living a celiac life».

«È motivo di forte disagio psicologico – spiega Monica Siniscalchi – privarsi della classica pizza tra amici o dover rinunciare a una spaghettata. Non è un caso che circa il 20% dei celiaci, presenti tratti depressivi. Fra essi soprattutto donne, che in famiglia, generalmente, si occupano, della spesa e della cucina, avvertendo, dunque tutto il peso della gestione separata dei menù.