“Sembrava che Regione e farmacisti avessero trovato un punto d’accordo per quel che riguarda la fornitura dei prodotti senza glutine, ma in occasione dell’ultimo incontro avvenuto, 28 maggio, è riemersa un’incomprensibile mancanza di collaborazione”. E’ quanto si legge in una nota di Federfarma Calabria.

“Per garantire correntezza – continua la nota – nei rimborsi delle forniture per assistiti celiaci e, allo stesso tempo, ridurne gli oneri burocratici connessi, Federfarma aveva chiesto alla Regione, nella persona del Direttore Generale dell’Assessorato alla Salute, di provvedere a detti pagamenti di mese in mese, contestualmente a quelli delle ricette dei farmaci. Il motivo è molto semplice: a seguito della diminuzione di forniture per celiaci nelle singole farmacie a causa dell’allargamento della platea dei fornitori, la consegna dei buoni in uffici diversi, spesso lontani, a volte per un solo buono e anche in ASP diverse da quella di appartenenza diventerà macchinosa, dispendiosa e burocraticamente inutile. Quale sia la motivazione che la Regione dà è del tutto incomprensibile; si può pensare che sia la volontà di qualche servizio farmaceutico a non volerlo fare? Oppure c’è un interesse a rendere più complicato e contorto un passaggio così semplice?

In altre Regioni, quali Lazio, Liguria, Campania ed Emilia Romagna, regioni che spesso e volentieri sono prese dai rappresentanti regionali come riferimento e ad esempio per modernità e snellimento delle procedure, i buoni per celiaci sono inseriti nella distinta mensile per cui vengono pagati insieme ai farmaci.

Quindi mantenere questo stato di complessità in una cosa che si potrebbe risolvere in un semplice e unico passaggio, rimane incomprensibile e frustrante; anche perché buoni che sono stati presentati all’inizio dell’anno con relativa fattura sono ad oggi ancora fermi in qualche ufficio facendo così aumentare il ritardo del pagamento ( ad oggi sono già quattro mesi di ritardo).

Indubbiamente, tale mancanza di collaborazione non giova a nessuno e farà ben presto sentire i suoi effetti negativi sull’efficienza del servizio.

Purtroppo, non è la prima volta che i farmacisti della Regione Calabria sono costretti a fare i conti con poco comprensibili comportamenti delle ASP ben lontani da quel dovere di attenzione che bisognerebbe prestare nei confronti di coloro che, come le farmacie, espletano un servizio fondamentale per la collettività.

Comportamenti che hanno spesso costretto le farmacie ad azioni di autotutela, tanto dure quanto necessarie.La Consulta Regionale Sindacale Titolari di Farmacia della Calabria denuncia pertanto che a causa della totale mancanza di collaborazione da parte dell’Assessorato alla Salute, l’erogazione dei prodotti per celiaci dal 01 giugno 2014 non potrà essere assicurata dalla gran parte delle farmacie della regione che sono già gravate dai notevoli ritardi dei pagamenti per le forniture di medicinali.

Per scongiurare tutto ciò, i farmacisti responsabilmente auspicano che i rappresentanti dell’Assessorato riflettano attentamente sulla loro posizione per superare i presunti ostacoli ad una definizione del contenzioso, realmente ispirata a correttezza e collaborazione istituzionale e fanno appello a tutte le Istituzioni, ai Prefetti delle province calabresi, ai Sindaci alle forze politiche e sindacali per un risolutivo intervento”.