Come si preparano le farmacie ad affrontare le “intolleranze alimentari” in aumento esponenziale

Le farmacie ormai è evidente che stanno cambiando volto. La distribuzione e vendita dei farmaci non può più essere il modello di business vincente per la categoria, e per questo molte farmacie stanno cambiando volto. Si entra sempre meno in farmacia per acquistare farmaci, ma lo si fa soprattutto per chiedere un consiglio. Molti farmacisti hanno fatto passi da gigante nella crescita di competenze e servizi oltre la somministrazione farmaci. Test sulle intolleranze, analisi del sangue, servizi integrativi con psicologi, specialisti in alimentazione, specializzazione su “farmaci alternativi” o addirittura sull’approccio olistico, omeopatia, naturopatia, medicina funzionale, e tanto altro ancora. Ecco perché tutte le associazioni di categoria cercano di spingere i titolari ad integrare l’attività con servizi sempre più specializzati. In fondo la farmacia è il luogo “sanitario” con maggiore capillarità sul territorio, e può diventare un ottimo supporto anche a chi magari vuole un consiglio senza dover ricorrere necessariamente al farmaco.
Le intolleranze alimentari sono sempre più diffuse e la malattia celiachia in aumento. Per questo i farmacisti dovranno farsi trovare preparati, parecchi lo sono già ed hanno messo in piedi reparti dedicati alla celiachia ma anche alle altre intolleranze alimentari.