La questione relativa ai prodotti per celiaci sorta in Calabria diventa sempre più complessa, lo scontro tra cittadini e farmacie è infatti approdato al Senato con una mozione, approvata la scorsa settimana, per tentare di chiarire sul blocco di forniture celiachia che le farmacie della Regione starebbero applicando sui prodotti gluten free a seguito degli scontri sorti con la Regione stessa in merito alla modalità di rimborso dei prodotti che le stesse denunciano esser divenute insostenibili per i titolari a causa delle modifiche improvvise, e non concordate, attuate dall’amministrazione regionale.

Il documento che ha avviato la discussione al Senato è stato infatti firmato dal presidente della commissione Sanità di Palazzo Madama, ovvero Emilia Grazia De Biasi, allo scopo di poter garantire a tutti i soggetti affetti da celiachia la fornitura dei prodotti specifici che la “serrata dei farmacisti in atto in Calabria“, così definita, starebbe rendendo complessa, nonostante la presenza di altri canali commerciali attraverso i quali poter reperire i prodotti, aspetti sui quali proprio Federfarma Calabria ha voluto chiarire specificando come non sia in atto alcun tipo di blocco sull’accesso aiprodotti per celiaci, garantendo così il diritto fondamentale alla salute nella Regione, nonostante tutto le difficoltà nel poter fornire i prodotti esistono ma sarebbero di natura economica da parte dei titolari, a causa delle difficoltà di rimborso attuate dalla Regioni che rende complesso, per le farmacie, sostenere le spese di approvvigionamento.

Non è dunque la farmacia che impedisce ai pazienti celiaci l’accesso ai prodotti a cui hanno diritto ma è l’amministrazione, attraverso procedure burocratiche che complicano la vita a tutti”.Proprio la questione con la Regione Calabria è stata posta al centro del problema, nonostante ad oggi lo scontro esista tra cittadini e farmacie, chiarendo come dietro tutto vi sia l’amministrazione regionale colpevole di aver modificato arbitrariamente le procedure di fornitura e rimborso con un sistema di fatturazione complesso che ha messo in ginocchio le farmacie, la cui protesta è relativa soltanto alla modifica retributiva, creando una difficoltà di fornitura per costi e per quantitativi, questi ultimi a causa anche dell’estensione di fornitura dei prodotti, oltre che nel canale classico, anche attraverso altri punti di vendita, facendo lievitare i costi.