La celiachia è una problematica molto diffuso nella dieta di tutti i giorni. Ma vi è mai capitato di pensare che lo stesso problema possa presentarsi anche durante uno dei momenti più sacri nella vita di un fedele? Già perché al momento della Comunione, l’Ostia che viene consegnata al fedele, è composta da amido di frumento e contiene quindi glutine, anche se in quantità minime.

Per questo, proprio secondo quanto ritiene l‘Associazione Italiana Celiachia, “Sono considerate idonee al celiaco sia le ostie garantite senza glutine sia le ostie con contenuto di glutine molto basso“.Ma in provincia di Imperia, a quanti Parroci è capitato di dover offrire ostie per celiaci o meno? Lo abbiamo chiesto a Don Umberto Toffani della Chiesa di Santo Stefano al Mare.

Quanti casi di celiachia ci sono a Santo Stefano? “Il primo caso fu un momento particolare. Dopo aver chiesto all Curia come poter agire, considerando che le ostie sono fatte di farina di grano, è stato studiato come ridurre il glutine, vale a dire ciò che risulta nocivo. Si tratta di una scoperta recente ufficializzata nel 2001: in un documento dei Vescovi vengono date le direttive necessarie. Per quanto riguarda i miei fedeli, ne ho di due tipologie: quelli che provengono da altre città portano l’ostia con se, dentro una teca e prima della Messa la consegnano al diacono.

Per quanto riguarda i fedeli di Santo Stefano, conosco le loro esigenze e consacriamo prima le ostie destinate a loro, porgendole in mano, per evitare il contatto con le altre in cui è presente il glutine. Possono fare eccezione unicamente casi di soggetti ipersensibili che si comunicano quotidianamente, per cui è necessario il confronto con il proprio medico curante”.

Ma come fu la prima volta di un celiaco in chiesa a Santo Stefano? 
Sono stato spiazzato perché non ne avevo mai sentito parlare. La celiachia è in un aumento sempre più grande, ma non solo. Anche le allergie sono molto diffuse. In atri Paesi hanno ovviato alla donazione dell’Ostia, limitandosi a far bere il calice con il sangue di Cristo”.

Fonte

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